27 dicembre 2006

La nottebbianca del ventitredodicizerosei

io non ci volevo andare ma un amico ha insistito adducendo motivazioni incontrovertibili: "devo comprare le sigarette".
Ci avviamo a piedi e iniziamo a vedere carrosuv e micromachines arrabattate a strati sui marciapiedi di via regaldi, tra le piante del parco della piscina e financo di fronte al passo carraio delle sorelle del sacrocuorediggesù - ove videsi suor albina, originaria del burundi, prendere a calci  un hummer (del tipo usato dagli impresari delle pompe funebri) che le impediva la deambulazione salmodiando: "devo ndare al rosario porca vacca che se non era per la carestia non la facevo la suora!"

io non ci volevo andare....

ci avviciniamo al centro, freddo umido, e scorgiamo il primo gruppo di energumeni che spingono per entrare a san gaudensiii: vogliono salire sulla cupola attirati da una falsa promessa di un bungee jump in cattedrale.
Ormai a ogni passo aumentano esponenzialmente i passanti. Arrivati in corso italia la mandria è a strati. Sciami di nipoti di mondine con stivalone a punta, ombelico di fuori e cappello da babba a luci strobo squittiscono felici.
Sono le 11 e ci dirigiamo verso piassa di erbiiii.

io non ci volevo andare.....

ma la scusa delle sigarette è vera, i negozi sono aperti: pieni i pizzatrancisti vuoti gli altri tant'è che un gelido commerciante sceglie come passatempo il vecchio trastullo dei cerchi di fumo: aspira boccate di toscano fissando con aria di sfida la bolgia umana del corso. "cazzo guardi, lo so che è vietato fumare ma sono padrone a casa mia!". Comincio a notare che parecchia gente circola con pacchi di creker gran pavesi scaduti sotto il braccio.
Più ci avviciniamo al municipiii più la concentrazione aumenta e si svela l'arcano: la protezione civile doveva regalare creker e gorgonzola, ma la calca è troppa. Riparati dietro una trincea di arborinato Santi i volontari catapultano pacchi di gallette contro i novaresi incalzanti: "ancheammè ancheammè!!!!". Stessa scena in piazza dal dommm dove si doveva elargire vin brulè: sono le 11 e 20 e l'ultimo decilitro è finito alle 19 e 48. Da quel momento Erminio Vadaròn ex alpino salmerista, due metri di veneto incazzato, tiene lontana la gente a mestolate sulle mandibole emettendo, nel contempo le peggio bestemmie dai tempi della ritirata di russia.
Mario Finotti immortala l'evento con la sua nuovissima nikon 9000 che, con una risoluzione di 127648 gigapixel al cubo fotografa direttamente il dna e basta.

io non ci volevo andare...

ma sono stato trascinato anche alla mostra di Andy il cantante dei blu vertigo che crea opere fosforescenti. Fosforescenti sono anche le patatine e le olive offerte per il buffet. Mentre opto per un uischi made in granozzo con monticello, il mio compagno di ventura crea un coktail con paraflù succo di caco e oliva all'aglio. Un rutto di entrambi saluta Andy e ci scaraventa, grazie al rinculo, in piazza dei martiri.
Il concerto è finito da ore ma i pattinatori su ghiaccio indefessi roteano fino al conato. Di fianco madri snaturate legano bambini inermi all'elasticone e li lasciano a rimbalzare per ore mentre si abboffano di porchetta e crauti.
Siamo alla barriera albertina, è quasi l'una e decidiamo di affrontare le bancarelle: mutanda donna 1 euro e 50 reggipetto imbottito con cuoricini a 2 euri. C'è anche la scopa rotante. Lo sconforto è cosmico.

io non ci volevo andare....

ma l'ho fatto e adesso vedo al rondò un'istallazione di art action: in pratica un pezzo di tubo in ghisa del diametro di tre metri recuperato in discarica. Dentro ci sono sedute due babbe natale, una sui 60 portati male, l'altra di età indefinita: due le caratteristiche che le contraddistinguono: sono dei cessi, il vestito di babbo natale è verde. Mi avvicino e chiedo:
"ma perché verde?" risponde il cesso vecchio: "perchè siamo due babbe natale offerte dalla lega!" "Ah, dico, ecco perché sarà un bel natale dimmerda!" e mi allontano. Arriva il compare e chiede anch'egli con tono gioviale: "Perché verde?" sempre il cesso vecchio: "il rosso è comunista come la cocacola che è imperialista!"  - tengo a precisare che le frasi del cesso vecchio sono riportate esattamente - dopo un attimo di riflessione arriva la risposta con tono civile e pacato: "Ma che cazzo sta dicendo signora babba?". Cessovecchio: "ecco voi rossi siete per la cultura e poi vi esprimete così!" attimo di riflessione di entrambi e poi la risposta in coro: "mavaffanculo!".

non  ci volevo andare e ho visto...
che cosa si può fare con 62.000 euro.

"Sembra Milano!" urla un ragazzotto fissando la sua videocellula  brandendo nell'altra mano un cinque litri di vino acrilico in tetrapack.
Non abbiamo più niente da dire e come due pinguini intirizziti ci allontaniamo il più velocemente possibile ma con la dignità che contraddistingue la sinistra. La nottebianca ci sta provocando inquietanti vibrazioni gastro intestinali: dobbiamo raggiungere l'isba velocemente. Dasvidania.

01 novembre 2006

poltrone e divani

Le "poltrone", che sarebbe meglio definire sgabelli a tre gambe, sono state moltiplicate come i famosi pesci, ma data la natura non divina del Presidente e dei suoi numerosi sostenitori, non essendo riusciti a coprire tutte le richieste di "coordinatore" ( per inciso di "presidenze" non ne ho parlato io in prima istanza ed il mio era un richiamo non tanto velatamente sarcastico) con il primo atto del consiglio si è pensato di coprire le insoddisfazioni rimaste fuori dall' assise rappresentativa locale nominando un non molto meglio definibile "addetto alla comunicazione", le cui mansioni sono e credo rimarranno mistero, ma è gratuito, comunque meglio che in Comune dove vengono anche pagati.
Forse ha ragione Lei nel sostenere che i rappresentanti della Casa delle Libertà non sono meri "opportunisti" a caccia di poltrone ( o sgabelli) visto le poche opportunità che offrono certe cariche, ma è pur vero che lo sgomitamento dimostrato lascia intendere che i "casini o casarecci", " libertini" o "libertini casarecci" ( pardon, ma non so come si definiscono gli abitanti della Casa), data la calca per arrivarci, devono essere convinti di trovarsi non solo davanti a poltrone ma addirittura a sontuosi divani pluriposto.